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Incipit: quale libro scegli? 2025

    Legàmi

    Da Febbraio a Maggio, 13 incontri nelle Biblioteche bergamasche per scoprire nuovi libri da leggere. Il filo rosso che li lega? Parlano tutti di legami di coppia!


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    Da Febbraio a Maggio 2025 si svolge la terza edizione di “Incipit: Quale libro scegli?”.

    La Rassegna, curata dall’attrice Francesca Beni in collaborazione con la nostra Associazione e finanziata dai Comuni aderenti, offre 13 serate completamente gratuite dove scoprire appassionanti romanzi da leggere.

    Trovate i libri scelti raggruppati in 4 gruppi. Ad ogni gruppo – affinità, distanze, lacci, scorci – sono assegnati 4 diversi libri, per esplorare insieme a voi le molteplici sfaccettature di una relazione a due.

    Ad ogni incontro infatti Francesca legge le prime pagine di 4 libri che parlano di legami di coppia: un caleidoscopio di relazioni lecite ed illecite, tradizionali ed anticonformiste, equilibrate o allo sbando più totale, acerbe, mature o ormai sepolte. Insomma, libri che raccontano di legàmi in cui ognuno di noi si possa riconoscere o desideri non incapparvi mai.

    Durante l’incontro i partecipanti scrivono su alcuni foglietti una parola per ciascun libro. I foglietti, appesi poi ad una bacheca, racchiudono così tutte le associazioni di idee scaturite dall’ascolto: l’impagabile esperienza di viaggiare non solo tra le pagine del libro ma anche tra prospettive diverse dalla nostra.

    Ecco le Biblioteche dove potete venire a gustarvi succosissime storie!


    La nostra Bibliografia sui legàmi di coppia

    Ed ecco i libri che potete ascoltare nei vari incontri…

    Affinità

    • Sab 8 Febbraio, ore 10.00, Biblioteca di Grassobbio
    • Gio 13 Febbraio, ore 20.45, Biblioteca di Nembro
    • Mar 11 Marzo, ore 20.45, Biblioteca di Seriate
    • Mer 23 Aprile, ore 20.45, Biblioteca di Romano di Lombardia

    “Il nero e l’argento” di Paolo Giordano

    Questa è la storia di un amore giovane. Di una coppia felice e inesperta, spaventata di scoprire, giorno dopo giorno, le molteplici forme dell’abbandono. Perché anche le famiglie possono soffrire di solitudine, proprio come le persone. Ad accudire in silenzio tutte le incertezze, oltre a prendersi cura del loro bambino, ci ha sempre pensato la signora A. Per questo, quando arriva un male a portarsela via, si spalanca in casa un vuoto improvviso. Nora e suo marito devono ancora accorgersi che il coraggio della signora A., ormai, appartiene anche a loro.

    “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf

    Dalla penna di uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea, la storia dolce di Addie Moore e Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa: vuoi passare le notti da me?

    “Lo capisce anche un bambino. Storia di una famiglia inconcepibile” di Mattia Zecca

    “Un figlio è sempre una scoperta che muta la geografia del tuo mondo.” E il mondo che questo libro invita a esplorare è quello raccontato dalla voce di un padre, ma osservato con gli occhi di Lorenzo e Martino, due bimbi che condividono la stessa cameretta, la stessa storia di amore, determinazione e cura e, soprattutto, gli stessi genitori: papà Mattia e papà Nicola. È la storia vera, insomma, di una famiglia come le altre: una famiglia felice che, convinta di essere trasparente, una tra le tante, scopre invece di essere invisibile. 

    “Jane Eyre” di Charlotte Brontë

    Questo romanzo fece scalpore nella società vittoriana per il coraggio e la franchezza della sua protagonista: una giovane donna senza dote né avvenenza, ma intelligente e tenace, forte e generosa, che dopo un’infanzia segnata da solitudine e privazioni trova la via del riscatto nel suo lavoro di istitutrice e si confronta con un sentimento, l’amore, che le era stato fino a quel momento negato. Un classico della letteratura inglese dell’800.

    Distanze

    • Ven 4 Aprile, ore 20.45, Biblioteca di Val Brembilla
    • Mer 9 Aprile, ore 20.45, Biblioteca di Cologno al Serio
    • Mar 15 Aprile, ore 18.00, Biblioteca di Gorle

    “Olive Kitteridge” di Elizabeth Strout

    In un angolo del continente nordamericano c’è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Qui vive Kitteridge, un’insegnante in pensione che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini, tra cui Christopher, il figlio tirannizzato dalla sua sensibilità spietata, ed un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione ed una croce. Grazie a questa altissima pagina di storia della letteratura, Strout vince il Premio Pulitzer 2009.

    “Stoner” di John Edward Williams

    Nato in una famiglia di contadini poveri, Stoner scopre in sé una passione struggente per la letteratura e diventa professore, conducendo una vita semplice che lascia poche tracce. Un romanzo sociale, una storia sull’amicizia, sull’ambiente universitario, sull’impegno che richiede la vita matrimoniale e sulla difficoltà di allevare con paziente empatia una figlia all’interno di una famiglia avvelenata.

    “Seta” di Alessandro Baricco

    Varcare il confine vicino a Metz, attraversare il Württemberg e la Baviera, raggiungere in treno Vienna e Budapest, proseguire a cavallo per la steppa russa, superare gli Urali e la Siberia, costeggiare il lago Bajkal e ridiscendere il fiume Amur fino all’Oceano. Poi, fermarsi a Sabirk ad aspettare una nave di contrabbandieri olandesi. È così che nel 1861 Hervé Joncour, che compra e vende bachi da seta, arriva in Giappone. In quella terra ai confini del mondo incontra una ragazza che segna la sua vita e quella della moglie Helen. 

    “Pimpì oselì” di Elena Gianini Belotti

    In questo scorcio di storia italiana, dagli anni trenta all’inizio della guerra, tra un paesino della bergamasca ed un paesino del Lazio, nel mondo duro, ostile e chiuso delle tradizioni, della religione e della miseria, si snoda la vita di una famiglia, vista attraverso lo sguardo acuto ed intelligente della piccola Cecilia, una bambina che cresce tra due genitori che non riescono a comunicare.

    Lacci

    • Ven 28 Febbraio, ore 20.45, Biblioteca di Foresto Sparso
    • Gio 20 Marzo, ore 20.45, Biblioteca di Bagnatica
    • Sab 3 Maggio, ore 17.30, Spazio Hub di Treviglio

    “Lolita” di Vladimir Nabokov

    «Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
    «Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita». Il romanzo che suscitò scalpore per aver raccontato la passione di un uomo maturo nei confronti di una pre-adolescente.

    “Nudi e crudi” di Alan Bennett

    Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l’arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. Travolti da una realtà truce e demenziale, i coniugi Ransome si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori colpi di scena turbinosi: una ilarità che quanto più si procede, tanto più si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.

    “The wife” di Meg Wolitzer

    Non esistono matrimoni impeccabili. Sono i segreti a renderli perfetti. “The wife” è la storia di una donna che sceglie di non piegarsi più ad una vita che la schiaccia. Una donna che trova dentro di sé la spinta al cambiamento e alla riconquista della libertà che le permetterà di tornare a essere se stessa senza compromessi, dopo quarant’anni di matrimonio.

    “La vita coniugale” di Sergio Pitol

    Una coppia di sposi, di estrazione sociale neoborghese, che si odiano di vero amore, escogita un modo sicuro per non separarsi mai. Periodicamente, ritualmente, ma in piena sincerità, tentano l’uxoricidio; e ogni volta, nel corso dei trent’anni della loro unione, sono le circostanze del caso, in cui sempre si nascondono le profonde intenzioni, a sventarne gli elaborati piani.

    Scorci

    • Mar 11 Febbraio, ore 20.45, Biblioteca di Martinengo
    • Mar 18 Febbraio, ore 20.45, Biblioteca di Dalmine
    • Mer 2 Aprile, ore 20.45, Biblioteca di Scanzorosciate

    “Magnifico e tremendo stava l’amore” di Maria Grazia Calandrone

    Tutti gli amanti giurano che il loro amore è diverso da quello degli altri. Specie all’inizio, quando la risacca della vita non ha ancora intaccato il sentimento. Poi le cose cambiano, e le storie tendono a somigliarsi. Ma non questa. L’amore raccontato in queste pagine – tratto da una vicenda di cronaca nera – ha avuto un finale sorprendente, che solo la realtà e una sua misteriosa giustizia potevano immaginare. Del resto «il destino, quando si accanisce, mostra pure una certa fantasia».

    “Fair play” di Tove Jansson

    Mari e Jonna, due artiste, due atelier ai capi opposti di un grande edificio sul porto di Helsinki, e una casetta condivisa su una piccola isola solitaria davanti al mare aperto. Mari scrive, illustra, sogna, si fa domande. Jonna dipinge, intaglia il legno e trova risposte. Fair play è una partita a due tra due donne fieramente indipendenti che con ironia e nel rispetto inviolabile dei reciproci spazi mantengono sempre vivo uno scambio autentico, pungente, eppure pieno di tenerezza. Tove Jansson traduce così in un gioiello letterario il rapporto con la donna con cui ha condiviso quarant’anni di lavoro e di vita, in una riuscita storia d’amore. 

    “La morte a Venezia” di Thomas Mann

    Una Venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l’inquieto Gustav Aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla più ostinata fedeltà ai canoni classici dell’etica e dell’estetica. Un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del Lido la spietata bellezza di Tadzio, un ragazzo polacco. Un unico gioco di sguardi fa nascere la vergogna della propria decrepitezza e la scelta di imbellettarsi per nasconderla.

    “La vita fino a te” di Matteo Bussola 

    Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l’istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto, facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi.